Definizione potere giudiziario

Ogni stato ha tre poteri fondamentali: il potere esecutivo, il potere legislativo e il potere giudiziario . Attraverso queste facoltà, che sono esercitate attraverso varie istituzioni, lo Stato può sviluppare, modificare e applicare le leggi, oltre ad attuare politiche pubbliche.

Secondo la teoria classica di Charles Louis de Secondat, pensatore politico popolarmente noto come Montesquieu e autore di una delle eredità più influenti dell'illuminismo, grazie alla divisione dei poteri, ai cittadini è garantita la libertà. Sfortunatamente, questo non sempre accade.

L'operazione del potere giudiziario è permanente; I suoi organi sono stabili e hanno funzioni che non possono essere delegate. È importante sottolineare che il potere giudiziario non ha il potere di agire d' ufficio (quando un procedimento giudiziario inizia senza che la parte interessata abbia agito), ma deve farlo su richiesta di un partito (quando l'interessato chiede la sua azione), e non posso giudicare sul contenuto della legge ma in base ad essa.

Un concetto fortemente legato alla magistratura è quello della giurisprudenza, poiché rappresenta il gruppo di decisioni prese dai tribunali rispetto a una questione specifica. Attraverso l'analisi della giurisprudenza è possibile conoscere l'interpretazione che i giudici danno a ciascun caso, e questo lo rende un elemento fondamentale del principio unificante.

Il principio unificante della giurisprudenza si riferisce alla ricerca di coerenza tra le interpretazioni dei giudici sullo stesso argomento e la Corte Suprema di Giustizia è l'organismo che la applica. La giurisprudenza, quindi, è una dottrina che richiede di conoscere il passato per decidere come agire nel presente: attraverso lo studio delle frasi passate è possibile determinare il modo migliore per applicare le leggi.

Il più alto rappresentante del potere giudiziario è la Corte suprema di giustizia e la sua funzione principale è quella di controllare la legalità e la costituzionalità degli atti compiuti dal potere pubblico, basando il suo esercizio sulle leggi e sulla Costituzione. Ha autonomia funzionale, amministrativa e finanziaria ed è composto da diverse stanze, tra cui criminali, costituzionali, elettorali e sociali. Dette stanze, a loro volta, sono composte da magistrati.

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