Il verbo crollare di solito si riferisce a disarmare, disfare o smantellare qualcosa attraverso la sua divisione in piccole parti . Quando si sbriciola, quindi, un intero è diviso in più parti o frammenti.

D'altra parte, ci sono sinonimi che si riferiscono allo studio dettagliato di un argomento o di un fenomeno, come menzionato sopra: analizzare, esaminare, dettagliare e analizzare . Nell'esempio dei giornalisti che parlano di una partita di calcio e rivedono ciascuno dei drammi, potremmo anche dire che lo analizzano, lo esaminano o lo analizzano, o ne osservano lo sviluppo in dettaglio.

Per quanto riguarda l'etimologia della parola crollare, è una formazione romanzesca che deriva dal latino dis- (che si riferisce alla separazione per diversi modi) e dal verbo volgare minutiare (che può essere tradotto come "diminuisce"). Quest'ultimo verbo denota la trasformazione di qualcosa in minutia, cioè una parte molto piccola e insignificante di una cosa, nonché particelle di polvere.

Nella nostra lingua, la parola latina minutia dava origine ai termini minuzia e piccolezza ; come nel caso precedente, questi due servono anche a designare una cosa insignificante, insignificante, la minima espressione di qualcosa. La sua radice, l'indoeuropeo * mei, è la stessa della parola meno (meno), e serve a designare "piccolezza". Altre parole che hanno questa stessa radice sono le seguenti: petite, minuendo, diminuisci, minuto, diminuisci, diminuisci, ministro e minore .

Quando sbricioliamo un pezzo di cibo, il movimento che facciamo con le dita è molto particolare. Mentre ogni persona può farlo a modo suo, e non tutti i prodotti possono essere triturati con la stessa tecnica, è normale prenderlo con la punta delle dita e iniziare a "strofinarlo", alternando il senso del pollice e degli altri. Un'alternativa è tenerla con entrambe le mani e spostarle come se le stessimo insaponando.